Palio dei Rioni Castiglion Fiorentino
SPORT E COSTUME
RECAPITI
Palio dei Rioni
Piazzale Garibaldi
Telefono 0575 658278
Dove: Castiglion Fiorentino
Quando: Terza domenica di Giugno
Sito web: http://www.comune.castiglionfiorentino.ar.it
Biglietto da visita (vCard)
Per quanto "rispolverata" solo nel 1977, la manifestazione ha origini assai più antiche e viene disputata, in onore della Sacra Immagine della Madonna delle Grazie del Rivaio, dai tre Rioni cittadini che riprendono a grandi linee gli antichi terzieri in cui Castiglion Fiorentino era divisa in epoca medievale.
Giunta nel 2009 alla XXXI edizione moderna (non si sono disputate le edizioni del 1989 e del 1994), coinvolge la passione degli abitanti della città e del comune in modo assai acceso.
I Terzieri sono tre e il loro territorio non si limita alle mura cittadine, ma si estende anche all'area comunale intera.
Cassero, Porta Fiorentina e Porta Romana.
La Storia
Il Palio si svolge nell'ambito dei festeggiamenti in onore della Madonna delle Grazie, così chiamata per le molte tabelle e voti che venivano appesi dai fedeli per i pericoli scampati. L'origine della manifestazione a Lei dedicata supera abbondantemente il secolo di vita. Per quanto riguarda il Palio, in base ai documenti esistenti, si sa che esso veniva corso inizialmente "alla lunga", cioè sul rettilineo che va dal Rio di Cozzano alla Fontina. Altre volte, invece, veniva corso sul versante opposto: dal Torrente Bigurro al Passaggio.
La manifestazione trovò la sua sede naturale nel piazzale Garibaldi, il "Parterre" come lo chiamano i Castiglionesi, dove venne disputato, la prima volta, secondo un manoscritto dell'epoca, il 5 giugno del 1864, in occasione della festa dello Statuto. La manifestazione veniva allora chiamata la Festa delle chiocane. Le "chiocane" erano mazzetti di ciliegie che i ragazzi regalavano alle loro innamorate; alcuni di questi venivano posti in cima ad un palo insaponato e risultava vincitore colui che con la forza delle mani e dei piedi riusciva a raggiungerli.
In quel periodo non si parlava ancora di Palio ma di corse di cavalli alla romana in tondo. Dal 1935 ha assunto le caratteristiche di Palio, con ripristino degli antichi terzieri cittadini, i quali, secondo l'attuale divisione, non sono esattamente corrispondenti dal punto di vista geografico a quelli di un tempo. Il terziere di Sub o Sus Castiglione è l'attuale Porta Romana, il terziere di Retina è il Cassero, infine il terzo di Mercato o di Porta Santa Maria corrisponde a Porta Fiorentina. Durante il periodo bellico il Palio ha subito un'interruzione durata fino al 1946. Nel 1947 il Palio non venne corso causa la continua ricostruzione della città in seguito alla guerra.
Nel 1948 fu deciso di organizzare una settimana dedicata interamente alla Madonna: "La Settimana Castiglionese", proposta dall'Associazione Combattenti e Reduci e da quella dei Partigiani. La settimana comprendeva ancora il Palio e la tradizionale tombola, ma anche manifestazioni sportive, teatrali e fuochi d'artificio, insieme naturalmente alle celebrazioni religiose; si cercò anche di stimolare maggiormente l'entusiasmo e l'interesse della cittadinanza. Tutto ciò venne accolto di buon grado dai Castiglionesi, che si presentarono puntualmente al Palio "ornati" di coccarde e fiocchetti. Il successo ottenuto dalla settimana castiglionese portò gli organizzatori a stipulare un Regolamento, in cui venne deciso che ciascun Terziere dovesse partecipare attivamente durante tale settimana ed organizzare un ulteriore Palio anche nel mese di agosto. Nel 1949 la Festa, gremita da diecimila persone, venne integrata con una "partita goliardica" organizzata da Porta Fiorentina e Porta Romana e il Palio fu preceduto dalla sfilata delle rappresentanze dei Terzieri. I Terzieri, in questo anno ribattezzati rioni dietro proposta del Cassero, addobbarono le rispettive strade con bandiere e altri ornamenti dei colori di appartenenza.
Nel 1950 venne costituito un Comitato Cittadino permanente, coordinatore di tutte le manifestazioni locali a carattere popolare; venne inoltre proposto che i rioni si assumessero direttamente l'intera organizzazione della Settimana Castiglionese. In base a queste decisioni fu determinato in ciascun Terziere un Comitato responsabile di dieci persone che si unirono per formare quello Generale, per organizzare le manifestazioni, coordinate a sua volta da una commissione di pochi elementi prescelti tra i componenti del Comitato generale. Venne inoltre stabilito che le sfilate dovessero rievocare il passato del paese, che si indossassero dunque i costumi tipici della campagna castiglionese e che i figuranti fossero accompagnati da carri agresti, ciascuno dettagliatamente addobbato con i colori del proprio rione. Riguardo al Palio, fu stabilito che l'assegnazione dei cavalli ai rioni venisse effettuata tramite estrazione ed in questo anno vennero disputate, per la prima volta, delle corse anche il lunedì successivo alla festa. Negli anni successivi gli organizzatori tentarono di trasferire il Palio altrove, dato che il Parterre doveva essere asfaltato. Essi non riuscirono nell'intento, in quanto lo spostamento fu ritenuto una sorta di forzatura.
Tutto tornò alla normalità nel 1977. Da allora, in occasione di ogni Palio, si colloca un'apposita pista in terra battuta al Parterre. A regolamentare il tutto fu approvato dal Consiglio Comunale l'auspicato statuto, che ancor oggi ufficializza il Palio dei Rioni come manifestazione cittadina di primaria importanza. L'organizzazione e la gestione dell'evento sono affidate da allora ad un'apposita commissione denominata Comitato Centrale del Palio ed è formata dal Sindaco di Castiglion Fiorentino, dal presidente della Pro-Loco, e dai tre presidenti dei Rioni.
La Carriera
L’attuale Regolamento attribuisce l'organizzazione e la gestione dell’evento ad un’apposita commissione denominata Comitato Centrale del Palio ed è formata dal Sindaco, dal presidente della Pro-Loco e dai presidenti dei tre Rioni.
La manifestazione si articola in due giorni: il sabato, giorno in cui tradizionalmente si svolgeva la sfilata agreste, in cui si tiene la "provaccia" (ovvero la prova del Palio, che si svolgerà il giorno seguente) e una batteria dei tre cavalli di riserva, e la domenica, giorno nel quale le vie della città sono attraversate dal corteo storico che poi si dirige in Piazza Garibaldi (nota a Castiglion Fiorentino come il "Parterre") dove si disputa il Palio.
Il sabato un tempo era il giorno in cui venivano corse le batterie della tratta. I sei cavalli (due per ogni Rione) scelti dai capitani dei Terzieri erano la sera stessa abbinati a sorte ai Rioni, pronti per correre il Palio il giorno dopo. Oggi, per necessità organizzative, la scelta dei cavalli da parte dei Rioni è regolata dalla formula dell'ingaggio
I barbareschi prendono in consegna i cavalli del loro Rione e li conducono nelle stalle rionali, dove rimarranno fino al momento della corsa del Palio.
Il sabato sera si svolge la cena propiziatoria (o "Cena della Veglia") in ogni Rione.
La mattina della domenica viene effettuata la "Benedizione del cavallo" e l'"investitura del fantino". Poi, intorno alle 19:30, si corre il Palio.
Sia per le batterie, sia per il Palio, i cavalli dovranno compiere quattro giri della pista. La mossa viene data con un canape e i cavalli sono montati a pelo.
Terminata la corsa e aggiudicato il Palio, i contradaioli vincenti vanno, con il "cencio" (la cui realizzazione è incaricato il vincitore del concorso nazionale), a rendere grazie per la vittoria alla Madonna del Rivaio presso la Chiesa omonima. Subito dopo il corteo rionale sfila per le vie della città mostrando il Palio conquistato, festeggiando fino a tarda notte.
La settimana dopo viene svolta la "Cena della Vittoria" nel Rione che ha conquistato il Palio.