> Home > Cosa visitare > Chiese e Monasteri
San Giovanni Monte San Savino
CHIESE E MONASTERI
RECAPITI E ORARI
San Giovanni
Biglietto da visita (vCard)
Risalente al sec. XV, era originariamente un oratorio dedicato a Sant'Antonio sede dell'omonima compagnia laicale, detta anche dei Frustatori di Sant'Antonio, dei Neri o dei Disciplinati. L'accesso alla chiesa avveniva, in origine, dall'interno dell'attiguo chiostro di Sant'Agostino, attraverso il portale in stile tuscanico realizzato da Andrea Sansovino.
Nei primi anni del sec. XVII l'edificio venne completamente ristrutturato dall'architetto-pittore Orazio Porta ed è probabile che proprio in quell'occasione, mutato l'orientamento della chiesa, venisse smontato e spostato il portale - e quindi l'entrata della chiesa – sulla facciata verso la piazza. Dopo la soppressione della compagnia dei Neri, la chiesa venne utilizzata come granaio dal monastero delle Benedettine finché, ridotta pressoché in abbandono, fu acquistata intorno al 1819 dal cav. Paolo Girolamo Galletti che, fattala restaurare, la consegnò all'arciprete perché vi ponesse il battistero e, nella sacrestia, la stan¬za mortuaria tenuta sin allora in Santa Chiara.
In questa chiesa era posta la statua di Sant'Antonio, poi trasferita in Santa Chiara. Vi si trovava pure un Angelo di Accursio Baldi che ancor prima decorava l'organo della chiesa di Sant'Agostino. Come riferito nei 'capitoli' del 1674 della compagnia, dopo la processione per la festa di Sant'Antonio era consuetudine esporre alla pubblica venerazione la reliquia del Santo, cioè un sacro dente, donato ai confratelli dal card. Antonio di Monte (se ne conserva il reliquiario settecentesco nel tesoretto della parrocchia).
La chiesa ha una semplice facciata in mattoni sulla quale spicca, sopra i gradini d'accesso, il portale di Andrea Sansovino, piccolo capolavoro per le proporzioni e la cura dei particolari, che fu progettato dall'artista savinese forse insieme al chiostro di Sant'Agostino: due colonne scanalate reggono la trabeazione a triglifi e metope decorate alternativamente di patere e di bucrani. Sopra il portale in un'edicola, terracotta invetriata con Madonna col Bambino (I° metà del '500). Un piccolo campanile di mattoni è posto sopra il portale.
INTERNO
Aula unica divisa in tre campate con soffitto con volta a vela (parte centrale) e a crociera. Nella controfacciata, mostra d'altare del sec. XVII in legno dipinto e stucco.
PARETE DESTRA. Maria Maddalena e San Lorenzo, tavola dipinta autografa di Ulisse Ciocchi originariamente realizzata (1591) per la compagnia della Neve (o dei Bianchi). La composizione della tavola deriva dalla Madonna del Popolo (1579) di F. Barocci: dietro la Maddalena, seduta, e San Lorenzo, inginocchiato, «una moltitudine di gente ruota intorno allo storpio sdraiato ... ricevente le elemosine; in lontananza una folla di mendi¬canti converge al centro dove vengono distribuiti dei pani posti in due ceste colme; le distributrici, vestite di bianco, potrebbero rap¬presentare le consorelle della Compagnia della Neve» (CENTRODI, ROMANELLI). Pala di San Sebastiano di Ulisse Ciocchi (1613), già della compagnia dei Ss. Fabiano e Sebastiano. Al centro sono San Sebastiano, un angelo che gli terge le ferite e la pietosa matrona che estrae le frecce dal suo corpo, men¬tre le piccole scene in lontananza narrano la cattura e il martirio di San Fabiano papa, decapitato al tempo dell'imperatore Decio.
Il Sacro Cuore di Gesù (I° metà del sec. XIX). Il Santo francescano (sec. XVII). Lapide sepolcrale della Serva di Dio Maria Domenica Barbagli (1812-1859), savinese, «conosciuta volgarmente col nome di Domenichina. Donzella piissima che, dagli anni primi della giovinezza confitta sul letto del dolore, divenne per 33 anni spettacolo al mondo di pazienza, di abnegazione e di tutte le più elette virtù cristiane» (BINI), scelse di essere sepolta in questa chiesa accanto alle ceneri del suo prediletto confessore l'arciprete Egidio Ciriegi (fi 857) la cui lapide sepolcrale è visibile di fronte alla sua. L'altare maggiore ligneo, proveniente dalla distrutta chiesa della Querce e qui allestito nel 1822, ha, adattate ai suoi due estremi, due ampie mensole lignee, da riferirsi a Giuliano di Baccio d'Agnolo (1491-1555), già pertinenti alla tavola vasariana dell'Assunta in Sant’Agostino. Il tabernacolo ligneo fu dipinto dal Vasari con Gesù al centro con ai lati due Angeli. L'edicola dell'altare, in muratura e stuc¬co, ha quattro colonne e un timpano spezzato: il dipinto raffigura Il Battesimo di Gesù (fine sec. XVII).
PARETE SINISTRA Sant'Antonio abate e San Paolo primo eremita, tavola autografa di Grazio Porta (ca. 1580). Proveniente dalla pieve ove era collocato nell'altare dedicato ai due santi: vi è raffigurato il corvo che, secondo la tradizione, ogni giorno recava il pane all'eremita Paolo e che, nell'occasione dell'incontro di Paolo con Antonio nel deserto, ne recò due porzioni. Annunciazione e santo vescovo, S. Sebastiano e committenze (inizio sec. XVII). La SS. Trinità, San Rocco e San Lorenzo (1581), olio su tela di Orazio Porta (ne è superstite solo la parte alta centinata). Il fonte battesimale marmoreo, rialzato rispetto al pavimento, è all'interno di un cancellino in ferro battuto.
SOGGIORNI NELLE VICINANZE
HOTEL LOGGE DEI MERCANTI
MONTE SAN SAVINO
Al visitatore attento e colto non sfuggirà che nel borgo di Monte San Savino, il re...SANGALLO Hotel
MONTE SAN SAVINO
L'hotel Sangallo si trova nel centro storico di Monte San Savino, antichissima città...ALBERGO RISTORANTE DOMENICO
MONTE SAN SAVINO
L'Hotel Domenico elegante e confortevole vi accoglie in una struttura rinnovata recentemen...RISTORO E SVAGO NELLE VICINANZE
LE BINDI - Bottega di cuoco
MONTE SAN SAVINO
La cucina è cultura, come dimostrato dal fatto che solo gli uomini cucinano i loro aliment...Teatro Verdi
MONTE SAN SAVINO
Fin dal '600 è documentata l'esistenza di uno spazio teatrale a Monte San S...Il Cassero
MONTE SAN SAVINO
Collocato nel centro storico di Monte San Savino (AR), il Ristorante Pizzeria Il Cassero s...