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Badia di Largnano Castiglion Fiorentino
CHIESE E MONASTERI
RECAPITI E ORARI
Badia di Largnano
Biglietto da visita (vCard)
Citata nelle decime del 1147, è nominata anche tra le suffraganee della pieve di Chio nelle decime del 1295, nonostante la distanza da essa. Decadde dopo la distruzione del "castello di Largnano", un tempo situato in cima al monte omonimo e caduto in rovina tra il XV e il XVI secolo. Nel Seicento la badia era nota con la denominazione di "Sant'Angelo di Largnano" e vi si celebrava mensilmente la Messa.
Nel 1807 per volere di Giovanni Moroni venne ricostruito un luogo di culto di dimensioni minori dell'originale chiesa abbaziale, dedicato a San Michele Arcangelo. Il Ghizzi ne descrisse le strutture dandone anche le dimensioni: " ... lunga braccia ventidue e sette terzi, larga braccia dieci e un quarto, alta alle pareti laterali braccia 11 e un terzo. Il coro è in volterranea, la chiesa è a tetto con due cavalloni con corde ...". A metà dell'Ottocento venne costruito nelle vicinanze il cimitero. Nel 1890 un ciclone devastò sia la chiesa che la canonica, ma furono ristrutturate negli anni successivi.
Durante la seconda guerra mondiale una donna tentò di uccidere il parroco (don Fausto Calieri) avvelenando il vino per la Messa[1].
Nel 1958 vi fu celebrato l'ultimo matrimonio; vennero dette Messe fino al 1962, dopo di che la chiesa fu chiusa. Parte delle suppellettili e degli arredi sacri furono trasferiti nell'attuale chiesetta del Ranchetto. Attualmente il complesso è in stato di abbandono.[2] È possibile raggiungere i ruderi della badia solamente a piedi tramite due sentieri, opportunamente indicati, che si snodano dalla strada sterrata Poggio Fontanina - Ranchetto.
L'edificio sacro è ad unica navata; ai lati si trovano due altari, con fronti dipinti sulla parete. Sul pavimento vi sono tre botole che racchiudono le antiche fosse di sepoltura. In fondo vi è l'altare maggiore, monumentale ma del tutto spoglio, realizzato interamente in muratura affrescata ad imitazione del marmo. Sopra di esso corre l'arcata che immette all'abside della chiesa, la cui volta attualmente è bucata. Sulla parete di fondo era posta una tela che raffigurava l'apparizione di San Michele Arcangelo.
È possibile raggiungere i ruderi della badia solamente a piedi tramite due sentieri, opportunamente indicati, che si snodano dalla strada sterrata Poggio Fontanina - Ranchetto. Attualmente sia la chiesa che gli edifici antistanti sono altamente degradati ed esposti alle intemperie e ai furti.
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